Quello che vediamo oggi riguardo l’elettrico, potremmo pensare che sia il frutto di manovre e idee nate recentemente, creando da zero una “scia elettrica” con cui convertire il pianeta entro 10/20 anni. In realtà, la storia dell’auto elettrica è piuttosto affascinante e intricata, che inizia centinaia di anni fa e continua ancora oggi.

D’altronde, quando si tratta di concedere il primato ad un’innovazione che ha cambiato la storia, non è semplice risalire al vero pioniere e al primo esemplare.

L’origine dei veicoli a batteria nasce infatti già nel 1820, quando il fisico francese André-Marie Ampère scoprì il legame tra elettricità, magnetismo e movimento.
Da questo momento in poi, numerosi inventori e ingegneri iniziarono a sperimentare con la propulsione elettrica, dando vita a una serie di veicoli innovativi.

I primi pionieri

Uno dei primi pionieri dell’auto elettrica fu il fabbro americano Thomas Davenport, che nel 1834 costruì il primo motore elettrico con alimentazione a batteria.
Nel 1888, invece, il celebre Nikola Tesla ottenne il brevetto per il primo motore elettrico a corrente alternata. Queste invenzioni furono fondamentali per lo sviluppo dell’auto elettrica, che iniziò a diffondersi rapidamente in tutto il mondo.

L’epoca d’oro

All’inizio del XX secolo, l’auto elettrica era la scelta preferita da molti automobilisti.
Le auto elettriche erano infatti silenziose, non producevano inquinamento e avevano un’autonomia maggiore rispetto alle auto a benzina.
Nella prima gara automobilistica della storia, la Parigi-Rouen del 1894, ben 5 veicoli su 17 erano elettrici.

Il declino

Tuttavia, l’ascesa dell’auto elettrica fu bruscamente interrotta dall’avvento del motore a combustione interna.
L’auto a benzina era più economica, più potente e aveva un’autonomia maggiore rispetto all’auto elettrica.
Di conseguenza, l’auto elettrica iniziò a perdere terreno e la sua diffusione iniziò a declinare.

Il ritorno in auge

Negli ultimi anni, l’auto elettrica è tornata in auge, spinta dalla crescente attenzione per l’ambiente e la sostenibilità.
Le nuove tecnologie hanno permesso di migliorare le prestazioni e l’autonomia delle auto elettriche, rendendole una scelta sempre più appetibile per gli automobilisti.

I record di velocità

L’auto elettrica ha anche conquistato numerosi record di velocità.
Nel 1899, la Jamais Contente, un’auto elettrica costruita dal belga Camille Jenatzy, raggiunse i 105,88 km/h, diventando il primo veicolo a superare i 100 km/h.
Nel 2022, invece, la Lotus Evija, un’auto elettrica prodotta dalla casa automobilistica inglese Lotus, ha raggiunto i 320 km/h, stabilendo un nuovo record mondiale per un’auto elettrica di produzione.

Il futuro dell’auto elettrica

L’auto elettrica è destinata a diventare sempre più importante nei prossimi anni.
I governi di tutto il mondo stanno infatti introducendo politiche per incentivare la diffusione delle auto elettriche, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e le emissioni di gas serra.
Non solo per Agenda 2030, ma per un impegno duraturo e solidale, per provare a ripristinare, seppur in maniera antropologica, un contatto con la natura, per rispettarla e non per stravolgerla.

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