L’Emilia-Romagna è una terra generosa che offre innumerevoli piaceri sia gastronomici, che architettonici. La sua posizione centrale nella penisola, la rende una regione di passaggio dove si sono incrociate nei secoli tantissime culture.
Sicuramente la città più “blasonata”, attorniata da un’aura un po’ punk e scanzonata, è Bologna, ma nell’hinterland della regione ci sono altre città che dovresti assolutamente vedere, tra cui, Modena.

Mille romani posero le basi della città che conosciamo oggi, dopo alcuni insediamenti di origine etrusca e gallica. Nel tempo si susseguirono varie influenze e dominazioni, dalla famiglia estense a francesi e austriaci che a più riprese si sono stanziati nel territorio.

Dopo la Caduta dell’Impero Romano, la città vive un periodo di rinascita sotto la famiglia d’Este, per poi diventare capitale dei domini estensi quando il Duca di Ferrara nel ‘500 fu costretto dal papato ad abbandonare la città. Il Ducato di Modena segna di fatti, il momento di massimo splendore della città, che accolse anche Napoleone Bonaparte durante la Rivoluzione Francese.

Tra miti e leggende, Modena è stata sempre sorvegliata dall’occhio di riguardo del Santo Geminiano, che oltre ad aver curato la figlia dell’Imperatore d’Oriente Gioviniano che lo convocò a Costantinopoli, pare che abbia salvato la città da due invasioni, la prima volta avvolgendo la città in una fitta nebbia impedendo così a Attila, re degli Unni di saccheggiarla, e la seconda dai francesi guidati da Carlo D’Amboise nel 1511, apparendo al comandante e spaventandolo fino a far battere in ritirata tutto l’esercito che marciava spedito.  

Alle invasioni brutali, si alternano anche quelle gradite e misteriose: anche i Templari sono passati per la città, facendone un vero e proprio luogo di ritrovo che tutt’oggi è possibile visitare tranquillamente, poiché prende un’intera via, ovvero Vicolo Masone: nel viaggio per andare in Terra Santa molti stanziavano qui perché era un luogo per riposarsi e trovare ristoro. “Masone” deriva dal francese “Maison”, “casa”, e per questo era conosciuto come “La casa dei Templari”

La città conta dei siti che sono registrati nell’UNESCO come Patrimoni dell’Umanità, ovvero La Cattedrale di Modena, la Torre Civica (Ghirlandina) e Piazza Grande.
E’ anche un polo attrattivo della cucina mondiale, essendo la città dove sorge L’Osteria Francescana di Massimo Bottura, più volte premiato come miglior ristorante del mondo, oltre che per tante lavorazioni famose in tutta la penisola come l’aceto balsamico e lo gnocco fritto.

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